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egli anni Sessanta, durante la Guerra Fredda, tra l'allora repubblica jugoslava di Slovenia e gli stati austriaci della Carinzia e della Stiria si sviluppò un partenariato interregionale unico. Ciò fu reso possibile dagli sforzi delle autorità regionali e di altri soggetti che intuirono come un’Europa oltre le divisioni ideologiche e politiche potesse essere raggiunta in modo più efficiente attraverso un quadro regionale. Fu un risultato notevole per regioni che operavano in sistemi politici ed economici differenti e condividevano un passato profondamente conflittuale.
I contatti personali e la fiducia si rivelarono cruciali nella costruzione della cooperazione interregionale. Il Primo Ministro sloveno Stane Kavčič e il Governatore regionale della Carinzia Hans Sima svilupparono fruttuosi rapporti bilaterali alla fine degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta. Affrontarono anche temi delicati, tra cui la situazione della minoranza slovena in Carinzia. Rafforzando la cooperazione regionale, non solo aiutarono le regioni di confine a progredire economicamente, ma cercarono anche di superare il passato conflittuale e promuovere la riconciliazione a livello nazionale.
Il Primo Ministro sloveno Stane Kavčič e il Governatore della Carinzia Hans Sima (al centro) vicino ad Ankogel in Carinzia nel 1969.
Le relazioni amichevoli tra Austria e Jugoslavia furono esibite all'inaugurazione del Ponte dell'Amicizia sopra il fiume Mura tra Gornja Radgona e Bad Radkersburg il 12 ottobre 1969. All'inaugurazione erano presenti i Presidenti dei Paesi vicini, Josip Broz - Tito e Franz Jonas, nonché il Primo Ministro sloveno Stane Kavčič e il Governatore della Stiria Josef Krainer.
Le relazioni di buon vicinato portarono alla costruzione congiunta di un tunnel stradale di otto chilometri attraverso le montagne Caravanche, che collegava Austria e Slovenia. Il tunnel fu inaugurato al traffico il 1° giugno 1991, poco prima dell'indipendenza slovena.